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Libro di strada

Libro di strada.
Sono un vecchio libro, uno di quei libri che puoi vedere buttati vicino ad un secchione dell’immondizia e che può diventare tranquillamente carta da macero. Quindi il mio nome non ha importanza,ma la mia storia si…
Mi trovavo impilato e in bilico tra altri compagni di sventura per strada, quando una persona curiosa si è avvicinata e mi ha preso, aperto e sfogliato. Che sensazione meravigliosa sentirmi di nuovo tra due mani calde che mi reggevano e un paio d’occhi che mi leggiucchiavano…Mmmmm che sensazione fantastica poi sentirmi stretto al suo petto, il suo cuore batteva felice e io ero in sintonia con lui. Avevo di nuovo una casa,e qualcuno che mi trovava di nuovo interessante. Ero a casa sua da un paio di mesi, quando un giorno ha preso me e un altro fratello e ci ha detto di salutare gli altri libri perché non saremmo più tornati. Mi sentivo triste e volevo piangere, volevo urlarle di non lasciarmi, mi risentivo di nuovo abbandonato. Poi sento l’emozione che scorreva tra le sue mani,le dita ci accarezzavano delicatamente e con voce calda e felice ci diceva che aveva scelto noi per un progetto umanitario. Incredibile… da libro buttato per strada eccomi protagonista in un progetto umanitario. Se ti stai ancora domandando come mi chiamo,ricorda solo la mia storia.Se incroci un libro buttato per strada se puoi raccoglilo e aiutalo a trovare un’occasione di essere di nuovo utile.Come è successo a me.
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Superstiziosa io? Ma quando mai!

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Superstiziosa io? Ma quando mai!
Arrivata al lavoro trovo una scala appoggiata al muro del lucernario,i muratori stavano sul tetto, e per poter entrate nel mio studio dovevo passarci sotto.
Col piffero che l’ho fatto!
Sono rimasta ferma sulle scale in attesa che qualcuno dal lucernario si affacciasse, da come parlavano era questione di un paio di minuti.
Il muratore prima di scendere mi vede e mi dice:” Guardi che ci passa.”
Io ho risposto:” Aspetto che lei scenda, io sotto la scala non passo! Porta male e io sono superstiziosa.”
-” Mica crederà a queste stupidate.”
– “Certo che si!”
E’ sceso e mi sposta la scala, e io gli dico:” La ringrazio, ma si ricordi che passar sotto una scala porta male e attira le disgrazie,e in questo momento della mia vita quello che ho mi bastano e mi avanzano,senza che debba sfidare la sorte.Buon proseguimento.”
E finalmente sono potuta entrare in studio.